• In lettura
  • Ispirazioni

A Distant Cry From Spring

A Distant Cry From Spring

Archivi della categoria: cinema libano

L’anabasi giappo-libanese di un francese

14 giovedì Feb 2019

Posted by Ali.Raffaele in Cinema Francia, cinema libano

≈ Lascia un commento

Tag

accademia francese, arabi, arabs, asia, asian cinema, beirut, cinema, doc, documentary, editoriaraba, eric baudelaire, film, francia, independent cinema, japan, japanese movies, lebanon, liban, Libano, masao adachi, maxxi, parigi, recensioni, red army, roma, tokyo

In concomitanza con Home Beirut, mostra collettiva sulla capitale eterogenea e indecifrabile del Libano, da Novembre 2017 a Febbraio 2018, tra gli spazi del MAXXI di Roma fa capolino una rassegna di documentari e mediometraggi, interamente legati a quella che un tempo era la “Svizzera d’Oriente“. Lo strepitoso lavoro del team del MAXXI nella ricerca e selezione delle pellicole, ha inderogabilmente permesso di far luce su diverse facce dello stesso diamante, arricchendo la già notevole mostra su Beirut di una costola multimediale raffinata, dal programma variegato. Difatti, ciascuno dei film scelti ha il pregio di focalizzarsi su un diverso angolo della città, della sua storia, la sua gente, le sue lingue. Fra i titoli in rassegna, proiettati in loop nell’area videoespositiva “Artapes”, per la durata ciascuno di una settimana, avevo dato esclusiva priorità al film queer di Roy Dib vietato in Libano, “The Beach House“. Malgrado il fervore iniziale per l’opera di Roy, il mio interesse è stato completamente eclissato da un altro film in lizza, l’incomparabile “The Anabasis of May and Fusako Shigenobu, Masao Adachi, and 27 Years without Images” (Eric Baudelaire, 2011). Continua a leggere →

Annunci

I corpi di Martyr (2017)

04 sabato Ago 2018

Posted by Ali.Raffaele in cinema libano

≈ Lascia un commento

Tag

arabic, arabo, beirut, biennale venezia, carol abboud, carole abboud, cinema, cinema arabo, gay, homosexuality, lbgt, lebanese, lebanese movies, lebanon, Libano, martyr, mazen khaled, medfilm festival, medio oriente, mediterraneo, piano soundtrack, venice

Un ammasso di corpi. Virili, muscolosi, glabri, villosi, tatuati, puri, abbronzati, sinuosi… E il mare. La bellezza misteriosa e intensa delle tonalità azzurre, rivelate alla luce del sole, e la faccia lugubre e letale che risucchia, spesso per un piccolo sbaglio, la bellezza dei corpi che si affidano ad esso. Martyr di Mazen Khaled (Libano, 2017) parte da queste immagini per proiettare, sul grande schermo, una tragedia greca contemporanea, intrisa di poesia, malinconia e sensualità.

Continua a leggere →

Al MAXXI di Roma The Beach House di Roy Dib, censurato in Libano

04 giovedì Gen 2018

Posted by Ali.Raffaele in cinema libano

≈ 2 commenti

Tag

2016, 2017, 2018, artapes, beirut, beyrout, cinema, Film libanesi, gay, home beirut, home beirut sounding the neighbors, italia, julian farhat, lbgt, lebanese cinema, lebanon, Libano, maxxi, nadine labaki, queer, roma, roy dib, the open reel, via guido reni

Nell’ambito della mostra Home Beirut – Sounding the Neighbors, dedicata al Libano e ai suoi artisti, in corso dal 15 Novembre 2017 al 20 Maggio 2018, al MAXXI verranno proiettate ben tre opere del giovane e promettente regista libanese Roy Dib, come parte della rassegna videoespositiva Artapes.

Tra le opere in proiezione dal 9 al 14 Gennaio 2018, sarà possibile guardare The Beach House (2016), lungometraggio di Dib respinto -forse per motivi ideologici, essendo a tematica queer- dalla censura libanese, che ne ha vietato la circolazione nelle sale.

Continua a leggere →

Stray Bullet (2010)

04 martedì Apr 2017

Posted by Ali.Raffaele in cinema libano

≈ Lascia un commento

Tag

2010, arabic film, arabs, beirut, caramel, cinema libanese, cinema libano, e ora dove andiamo, Film libanesi, georges hachem, lebanese, lebanese movies, Libano, nadine labaki, Stray Bullet, where do we go now

Ci sono tragedie impossibili da seppellire. Tragedie che tornano a rivivere e a scuotere gli animi, anche a decenni di distanza. Tragedie come la guerra civile libanese che, dal 1975 al 1990, ha mietuto centinaia di migliaia di vittime, ferendo nel profondo l’intero paese dei cedri e tutti i suoi figli.

Ogni anno, dal Libano (ma non solo) sgorgano memoir, libri (come il consigliatissimo “San Giorgio guardava altrove” di Jabbour Douaihy), film e documentari che ripercorrono in chiave più o meno diversa la guerra civile e i suoi devastanti effetti. Stray Bullet di Georges Hachem rientra esattamente in questo filone.

Continua a leggere →

Blind Intersections (2012)

04 venerdì Nov 2016

Posted by Ali.Raffaele in cinema libano

≈ Lascia un commento

Tag

2012, Alae Hammoud, arabo, beirut, carole hajj, chadi haddad, cinema, cinema libanese, cinema libano, denuncia, droga, festival francofono, film arabi, film denuncia, ghida nouri, lara saba, lebanon, liban, Libano, pedofilia, prostituzione, recensioni, قصة ثواني, لبنان

Nella Beirut di oggi, un tragico incidente intreccia le strade di tre persone, dalle esistenze più disparate: Nour, giovane studentessa universitaria, l’adolescente Marwan e India, maestra di una scuola elementare.

No one knows what the future holds… Your life could collapse in seconds.

È con questo avvertente slogan che la prima magistrale fatica di Lara Saba è stata presentata al pubblico libanese nel 2012, per poi approdare, successivamente, nei festival cinematografici di mezzo pianeta.

Continua a leggere →

E ora dove andiamo? (2012)

04 domenica Set 2016

Posted by Ali.Raffaele in cinema libano

≈ 1 Commento

Tag

arabo, beirut, cinema, film, fim arabi, france, guerra, islam, khaled mouzanar, liban, Libano, medio oriente, nadine labaki, pace, religione, tania saleh

C’é una scena in particolare di “E ora dove andiamo” di Nadine Labaki che commuove più di tutte le altre. È la scena in cui Takla, di notte, vede rientrare il motorino di Rukoz, dietro al quale dovrebbe trovarsi anche suo figlio Nasìm. Raggiunto il motorino, si agita nello scorgere suo figlio completamente muto e immobile. Tenta di svegliarlo, lo schiaffeggia, lo bacia, gli urla addosso tutto quel che ha dentro, prova qualsiasi altra mossa ma lo shock della consapevolezza è ormai dipinto sul suo volto: Nasìm, suo figlio, non si sveglierà mai più.

A commuovere non è però il fatto che una madre assista alla morte di un figlio: a far sgorgare le lacrime è la lucidissima decisione di Takla di non raccontare a nessuno della morte di Nasìm, pur di evitare vendette e follie. Il suo gesto di tolleranza, di pace e amore per gli altri è un pugno che colpisce a pieno e fa riflettere. Nel mentre di un dolore fortissimo, la disperazione più grande che una madre può mai provare in vita, Takla non pensa affatto a se: raccoglie le forze, si asciuga le lacrime e si prodiga a far di tutto pur di non veder soffrire le altre madri.

Continua a leggere →

We Loved Each Other So Much (2003)

06 lunedì Giu 2016

Posted by Ali.Raffaele in cinema libano

≈ 1 Commento

Tag

amsterdam, beirut, cinema, cinema guerra, cinema libanese, diva, doc, documentario, documentary, fairuz, fayrouz, film guerra, guerra, holland, jack janssen, lebanese music, Libano, music, olanda, war

C’era un tempo in cui il Libano era noto come la Svizzera d’Oriente e la sua capitale, Beirut, la Parigi araba. Poi é arrivata la guerra e ha devastato tutto, trasformando il Libano in un caotico paese frammentato e ferito nel peggiore dei modi. La sola cosa che però la guerra non è riuscita a contaminare é la figura di una cantante taciturna. Con la sua splendida voce cristallina, Fairuz ha unito un popolo martoriato, che in lei ha ritrovato la speranza di rialzarsi ogni mattina e ricostruire la propria esistenza.

Nel 2003, affascinato dalla storia di questa diva, il regista olandese Jack Janssen decide di narrare la leggenda di Fairuz, ripercorrendo un Libano ancora visibilmente leso dagli eventi che si sono susseguiti.

Continua a leggere →

Caramel (2007)

20 mercoledì Apr 2016

Posted by Ali.Raffaele in cinema libano

≈ 5 commenti

Tag

arabic, arabs, beirut, caramel, cinema, cinema arabo, cinema libano, france, lebanese, lebanese cinema, Libano, movie, nadine labaki, paris, racha rizk, tania saleh

Dopo anni passati a dirigere spot e video musicali, la libanese Nadine Labaki esordisce sul grande schermo nel 2007 e lo fa in modo squisitamente delizioso. Caramel, la sua opera prima, é quanto di più delicato si possa aspettare da un film, soprattutto se si tratta di un film mediorientale, con tutti gli annessi pregiudizi che il pubblico occidentale nutre per questo mondo ricco di mistero e fascino.

In una Beirut che potrebbe ben essere una qualsiasi altra città del mondo, si fa timidamente spazio un salone di bellezza capitanato da tre donne: Nadine (interpretata dalla stessa regista), Nesrine e Rima. Non una parola sul loro passato, non una sul loro futuro. Di queste ragazze ordinarie conosciamo solo il presente: la loro occupazione come estetiste e i loro turbamenti rosa.

Continua a leggere →

Follow A Distant Cry From Spring on WordPress.com

Info

Blog all'interno del quale accumulo suggerimenti cinematografici alternativi (non esiste mica solo Hollywood, suvvia!) e altre peculiarità che apprezzo.

Ideato e curato da Ali Raffaele

Nel web

@PH
@Fairuz
@
Anobii
@Last.fm
@Linkedin
@Podsnack
@Instagram
@Letterboxd
@Academia.edu
@My Anime List

Categorie

  • Cinema Brasile
  • Cinema Corea
  • Cinema Francia
  • Cinema Giappone
  • Cinema Iran
  • Cinema Italia
  • cinema libano
  • Cinema Polonia
  • Cinema Romania
  • Cinema Taiwan
  • Jazz Oggi
  • Parole

scatti

Questo slideshow richiede JavaScript.

Annunci

In lettura

Blog su WordPress.com.

Annulla
Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie